venerdì 16 dicembre 2016


 Questa storia ha inizio "tanto tempo fa, nel lontano 2977". Così inizia uno dei cartoni animati che ho amato e che con gli anni sto pensando essere una sorta di profezia, o come mi piacerebbe sperare un monito. 
"Il Governo Unificato della Terra guida un pianeta in pace, in cui le persone vivono in uno stato di perenne indifferenza rispetto a quello che accade nel mondo ed intorno ad esso.
Le macchine hanno sostituito l'uomo nei lavori più comuni. Il prezzo che ha pagato la Terra per l'avidità dell'uomo è stato lo spreco di tutte le sue risorse, i mari sono stati quasi prosciugati e molti beni vengono attinti da altri pianeti, perché ormai la Terra non è più produttiva.
La classe dirigente, rappresentata dal Primo Ministro, è intenta solo a racimolare voti alle elezioni ed a negare l'evidenza di gravi problemi. Le persone che non condividono questo tipo di mentalità sono tenute ai margini della società, considerate fuorilegge o idealisti fuori di di senno."
Nigato, fumettista giapponese, con il suo lavoro più noto, quello del capitano, intendo il Capitan Harlock, probabilmente ha sbagliato solo la data. Ciò che Nigato ha disegnato sta accadendo molto prima del 2977. 
Tempo fa, quando raccontai questa storia a João d'Intendente, ricordo che scoppiò a ridere. In questi giorni sto rileggendo gli appunti presi a margine di una delle occasioni in cui lo incontrai nella nostra Lisbona. Mi piace appuntarmi frasi, discorsi, parole, rubate alle persone che incontro, ogni tanto li rileggo. 
Lui, libertario fino al midollo, mi disse che si sentiva indignato per ogni forma di controllo, anche quella presunta buona, come per esempio il reddito di cittadinanza. "Ci rendono schiavi!"
Mi disse: "L'uomo è un animale, e come tutti gli animali è incapace di ridistribuire ciò che conquista, ma, a differenza degli altri animali, noi esseri umani siamo anche avidi. È l'avidita che ci porterà alla distruzione, non l'incapacità di condividere". Con quella sua voce roca, rovinata dalle troppe sigarette aggiunse "vedi l'unica speranza non è certo una nuova teoria che ci convinca che la ridistribuzione sia una forma di giustizia" RISATA, poi si fece serio "così come a rendere liberi gli uomoni non è certo il lavoro. Queste sono tutte forme che il potere ha di controllarci. A renderci liberi è la capacità di prenderci cura delle cose, coltivare le nostre passioni, ma soprattutto spogliarci di quello che non ci serve, vivere dell'essenziale e basta!". 
A Varsavia fa freddo, qualche giorno fa ha nevicato, e sulle strade, nei parchi, sopra i tetti è rimasta la neve. Il clima è decisamente natalizio, vin brûlé, mercatini, piste da pattinaggio. 
Sto passeggiando per il centro storico e sento il malinconico suono dell'ocarina, così non posso non pensare ad Harlock. Infatti mi capita di collegare il capitano, la chiacchierata con João ed il Natale. Più specificamente questi pensieri mi aiutano a decidere come affrontare lo spinoso tema dei regali. Quest'anno per ognuno dei regali che avrei dovuto fare ho deciso di privarmi di una cosa. Quindi cari amici e parenti sappiate che non solo quest'anno non riceverete niente da me, ma che questa cosa mi costerà un sacrificio. 
Tanti auguri di buon Natale.