Ho provveduto ad inviare questa lettera alla Casa Bianca all'attenzione del fututo Presidente degli Stati Uniti d'America.
Ciao Obama,
La tua vittoria mi entusiasma. Non e` una questione razionale, e` una questione politica, e la politica non ha a che fare sono solo i programmi, ma anche con le speranze.
Tu caro Obama, hai saputo impersonificare la speranza. “Yes, we can!”.
Hai saputo farti trovare nel posto giusto al momento giusto. Non so se e` fortuna o intelligenza, ma anche questa e` politica. Molti in questi anni si stanno impegnando in politica 4change (per cambiare), ma tu hai saputo resistere e farti trovare pronto.
La politica non sono solo programmi ma e` anche lotta. “Yes, we can!”.
Se fossi stato americano ti avrei votato, senza timore e senza ripensamenti.
Ti avrei votato non perche` il tuo programma risulta essere in sintonia con le mie idee (ti confesso che forse quello della Clinton mi piaceva di piu`: copialo), ma perche` oggi il nostro mondo (di cui l’America e` una parte importante) ha bisogno di cambiare mentalita` piu` che i programmi. “Yes, we can”.
Obama, l'America che ti troverai a guidare e` una meta-democrazia, non peggio delle meta-democrazie al di qua` dell’Altantico. Viviamo in meta-democrazie per definizione, dato che il potere non e` gestito dal popolo, ma da alcuni oligarchi e dai loro interessi. Tu lo sai bene, non mi sembri uno sprovveduto, e presto ti verranno a presentare il conto. Berlusconi si e` proposto di darti dei consigli, ascoltali attentamente, lui sa bene come funzionano le meta-democrazie. “Yes, we can!”.
Obama, non fare il biscaro, ci servi piu` da vivo che da morto. I martiri della partia servono alle meta-democrazie come l’aria. Quando la situazione volge al peggio le ologarchie fanno in modo che qualche martire prenda il potere per farlo “sparire”, e ricominciare come prima. Obama guarda avanti, ma ogni tanto butta l’occhio dietro le spalle. “Yes, we can!”.
Gli illusi Obama, sono tutti quelli che pensano di cambiare il mondo a partire dai programmi. I programmi si assomigliano tutti. Quello che pochi sanno fare e` creare nuovi progetti politici (in Italia negli ultimi anni non c’e` riuscito nessuno). Quello che solo tu hai saputo fare e` di farci credere che sia possibile cambiare mentalita`. Per cambiare mentalita` ci sono solo due percorsi possibili: una catastrofe oppure la speranza. Fino ad ieri consideravo come realistica solo la prima: una catastrofe magari di tipo ambientale. Tu sei quella che mi piace di piu`: la politica che si fa speranza. “Yes, we can!”.
Obama, tu hai vinto anche grazie ad una delle piu` grandi crisi finanziarie della storia. Una crisi che ha dimostrato quanto il nostro benessere sia fondato sul nulla. Sebbene abbiamo barche diverse (il motore della barca italiana sta dimostrando problemi piu` seri degli altri), stiamo sempre piu` rendendoci conto che navighiamo tutti nello stesso mare. Obama, durante la tempesta ci si affida a persone che sanno mantenere la calma, dimostrano sangue freddo, sanno prendere decisioni. Tu hai vinto anche per questo: non hai perso la testa. Il colore della pelle non e` importante quando la pelle da portare a casa e` la propria. “Yes, we can!”.
Obama tu sei professore universitario, vieni dal nord est, tuo padre era musulmano, come middle name fai Hussain, ...e sei “abbronzato” (scusami ma noi italiano siamo imbecilli, non sappiamo capire quando bisogna essere seri) ... Solo questa estate sembrava impossibile che tu potessi essere eletto a Presidente degli Stati Uniti d’America. Mi permetto un paragone, e` come se in Italia in una competizione elettorale contro Berlusconi ci fosse: un meridionale, di professione docente delle superiori, musulmano magari con origini ROM. Fosse solo per questo Obama, l’America tra le meta-democrazie, votandoti ha dimostrato di essere un passo ancora in avanti (ad onor del vero, il tuo predecessore ne aveva fatti 2 indietro). “Yes, we can!”.
Obama, tu che tutto puoi. “Yes, we can!”.
Vorrei chiederti di aiutarmi a realizzare un sogno. “Yes, we can!”.
Non mi interessa un presidente Italiano ROM. “Yes, we can!”.
Obama, facciamo in modo che il prossimo Papa sia donna (va bene anche bianca). “Yes, we can!”.
Gianluca Luraschi
Ciao Obama,
La tua vittoria mi entusiasma. Non e` una questione razionale, e` una questione politica, e la politica non ha a che fare sono solo i programmi, ma anche con le speranze.
Tu caro Obama, hai saputo impersonificare la speranza. “Yes, we can!”.
Hai saputo farti trovare nel posto giusto al momento giusto. Non so se e` fortuna o intelligenza, ma anche questa e` politica. Molti in questi anni si stanno impegnando in politica 4change (per cambiare), ma tu hai saputo resistere e farti trovare pronto.
La politica non sono solo programmi ma e` anche lotta. “Yes, we can!”.
Se fossi stato americano ti avrei votato, senza timore e senza ripensamenti.
Ti avrei votato non perche` il tuo programma risulta essere in sintonia con le mie idee (ti confesso che forse quello della Clinton mi piaceva di piu`: copialo), ma perche` oggi il nostro mondo (di cui l’America e` una parte importante) ha bisogno di cambiare mentalita` piu` che i programmi. “Yes, we can”.
Obama, l'America che ti troverai a guidare e` una meta-democrazia, non peggio delle meta-democrazie al di qua` dell’Altantico. Viviamo in meta-democrazie per definizione, dato che il potere non e` gestito dal popolo, ma da alcuni oligarchi e dai loro interessi. Tu lo sai bene, non mi sembri uno sprovveduto, e presto ti verranno a presentare il conto. Berlusconi si e` proposto di darti dei consigli, ascoltali attentamente, lui sa bene come funzionano le meta-democrazie. “Yes, we can!”.
Obama, non fare il biscaro, ci servi piu` da vivo che da morto. I martiri della partia servono alle meta-democrazie come l’aria. Quando la situazione volge al peggio le ologarchie fanno in modo che qualche martire prenda il potere per farlo “sparire”, e ricominciare come prima. Obama guarda avanti, ma ogni tanto butta l’occhio dietro le spalle. “Yes, we can!”.
Gli illusi Obama, sono tutti quelli che pensano di cambiare il mondo a partire dai programmi. I programmi si assomigliano tutti. Quello che pochi sanno fare e` creare nuovi progetti politici (in Italia negli ultimi anni non c’e` riuscito nessuno). Quello che solo tu hai saputo fare e` di farci credere che sia possibile cambiare mentalita`. Per cambiare mentalita` ci sono solo due percorsi possibili: una catastrofe oppure la speranza. Fino ad ieri consideravo come realistica solo la prima: una catastrofe magari di tipo ambientale. Tu sei quella che mi piace di piu`: la politica che si fa speranza. “Yes, we can!”.
Obama, tu hai vinto anche grazie ad una delle piu` grandi crisi finanziarie della storia. Una crisi che ha dimostrato quanto il nostro benessere sia fondato sul nulla. Sebbene abbiamo barche diverse (il motore della barca italiana sta dimostrando problemi piu` seri degli altri), stiamo sempre piu` rendendoci conto che navighiamo tutti nello stesso mare. Obama, durante la tempesta ci si affida a persone che sanno mantenere la calma, dimostrano sangue freddo, sanno prendere decisioni. Tu hai vinto anche per questo: non hai perso la testa. Il colore della pelle non e` importante quando la pelle da portare a casa e` la propria. “Yes, we can!”.
Obama tu sei professore universitario, vieni dal nord est, tuo padre era musulmano, come middle name fai Hussain, ...e sei “abbronzato” (scusami ma noi italiano siamo imbecilli, non sappiamo capire quando bisogna essere seri) ... Solo questa estate sembrava impossibile che tu potessi essere eletto a Presidente degli Stati Uniti d’America. Mi permetto un paragone, e` come se in Italia in una competizione elettorale contro Berlusconi ci fosse: un meridionale, di professione docente delle superiori, musulmano magari con origini ROM. Fosse solo per questo Obama, l’America tra le meta-democrazie, votandoti ha dimostrato di essere un passo ancora in avanti (ad onor del vero, il tuo predecessore ne aveva fatti 2 indietro). “Yes, we can!”.
Obama, tu che tutto puoi. “Yes, we can!”.
Vorrei chiederti di aiutarmi a realizzare un sogno. “Yes, we can!”.
Non mi interessa un presidente Italiano ROM. “Yes, we can!”.
Obama, facciamo in modo che il prossimo Papa sia donna (va bene anche bianca). “Yes, we can!”.
Gianluca Luraschi