domenica 25 marzo 2012

Se internet ha un senso in questo mondo e’ per la capacita’ con la quale si riesce a trovare le rispondere alle nostre domande. Una sorta d'intelligenza collettiva. 
Cosi’ la questione di Giacomo: ‘anche in Portogallo c’e’ la crisi, ma allora perche’ non ci si arrabbia come da altre parti?’ la posto su facebook, e la faccio girare tra amici. Iniziano ad arrivare delle spiegazioni.  
A tutti quelli che hanno risposto alla richiesta d’aiuto devo un doverso e sincero ringraziamento, per aver contribuito a tenere alto il profilo di un padre che tutti i giorni deve fare i conti con un ruolo che e’ piu’ grande di lui.



Luca: Rassegnazione, forse? Dignità, magari anche quella, o forse l'ineluttabilità del tempo, oggi è così ma domani cambierà... Si spera. Forse i portoghesi vedo il bicchiere completamente pieno, metà di acqua e l'altra metà di aria.... Mi piace pensarli così
Raffaella: vi é una parte di rassegnazione, ma anche intimidazione, mancanza di conoscenze tipo la famosa frase "orgogliosamente soli" proferita da un certo politico ancora molto nella cultura del paese; vi sono ovviamente motivi storici, emozionali, culturali e, come l'Italia, questo paese é LUNGO e STRETTO e quindi ha delle variabili estreme.
Sonia propone una spiegazione quasi-pacifista in base alla quale il portoghese odia la violenza al punto da non contemplarla come forma di lotta.
Kristian articola un ragionamento di tipo antropologico. Mi affascinano i ragionamenti antropologici. Kristian e’ un artista austriaco che ha vissuto 11 anni a Londra prima di venire a Lisbona, quindi mi spiega che sa cosa significhi incazzarsi. Kristian sostiene che la ragione stia nel FADO. Geniale no? Ritorno all’intelligenza collettiva e cerco in wikipedia.
 Fado [http://it.wikipedia.org/wiki/Fado] : Il fado e’ un genere musicale Il cui nome deriva dal latino fatum (destino) in quanto essa si ispira al tipico sentimento portoghese della saudade e racconta temi di emigrazione, di lontananza, di separazione, dolore, sofferenza.
Saudade [http://it.wikipedia.org/wiki/Saudade]: In alcune accezioni la saudade è una specie di ricordo nostalgico, affettivo di un bene speciale che è assente, accompagnato da un desiderio di riviverlo o di possederlo. In molti casi una dimensione quasi mistica, come accettazione del passato e fede nel futuro.
Kristian vuole dire che i portoghesi amano a non avere quello che vorrebbero, ne fanno un motivo di godimento e lo cantano nel fado. Quindi perche' incazzarsi difronte la crisi, offrira' nuovi spunti per morire di nostalgia. E’ una lettura perfetta, affascinante, che mette in campo un sentimento nobile, romantico: di saudade si puo’ morire … Che popolo!
Questa idea pero’ mi sembra troppo perfetta, pronta per essere venduta al prossimo turista.
Una delle piu’ importanti aziende farmaceutiche europee ha deciso di non distribuire piu’ in Portogollo alcuni dei suoi farmaci oncologici per via della difficicolta’ dello Stato Portoghese di pagarli. Questa cosa non ha niente di nobile, romantico … di cancro si muore davvero!

Forse e' cosi' ma io ho bisogno di validare questa idea, di trovare un riscontro.
Quando qui in Portogallo non so piu’ che pesci pigliare vado a Nasruddin, un tizio che vive vicino a casa mia all’Alfama. Nusruddin ha sempre una risposta ad ogni domanda. Busso. Si affaccia la compagna, forse moglie, probabilmente concubina,  la quale mi dice che Nusruddin non c’e’ e’ in Italia e che torna domani.

{domani vado da Nusruddin e vi faccio sapere} 

serie: Portogallo