sabato 29 dicembre 2012

A largo del Portogallo un terremoto ha ingrossato un’onda che si e’ diretta ad una velocita’ impressionante sulle coste lusitane.
Ha spazzato via quelli che, per tanto tempo, molti consideravano diritti acquisiti, come una sanita’ gratuita per tutti ed un’istruzione senza discriminazioni. L’onda ha attraversato le basse montagne della Serra da Estrela e superato con la sua forza distruttrice la Spagna, lasciando “indignati”.



Un'altra onda di maggiore portata si e’ alzata ad est del mar Mediterraneo ed ha attraversato la Grecia distruggendo tutto quello che incontrava. Grazie ai Balcani, nessuno un giorno avrebbe immaginato che da quelle terre potesse arrivare qualcosa di buono, ora si sta dirigendo verso l’Italia con minore intensita’.

Gli italiani si stanno preparando.

I figli della classe media decidono di continuare a fare quello che hanno sempre fatto, accettando fatalisticamente il loro destino, proteggendo quello che i loro padri hanno accumulato, nel disperato tentativo di lasciarlo a loro volta ai loro figli. Discutono sul cenone di fine anno, sul S.Natale appena trascorso, sulla imminente campagna elettorale con la testa rivolta al passato, o ad un futuro sognato per tanto tempo ed arrivato troppo tardi.

Quelli che non hanno molto da perdere si stanno rifugiando sugli Appennini nella speranza che le due onde possano in qualche modo incontrarsi tra l’Abetone e Campo Imperatore, e come forze uguali e contrarie neutralizzarsi. Con il riflusso scenderanno dalla montagne ad impossessarsi di quello che hanno sempre desiderato e mai avuto.

Ci sono poi quelli che mettono i pezzi di legno alle finestre. Hanno passato la vita a prendersela, con i terroni, gli immigrati, i cinesi, l’Europa. Hanno creduto che lamentarsi potesse costruire una diga piu’ alta dell’onda. Quella sara’ la loro tomba

I ricchissimi e i poverissimi sono gia’ partiti, o stanno partendo per terre lontane come il Brasile, la Russia, l’India, la Cina. Avevano troppo o niente da perdere. Come sempre loro si salveranno. Una nuova umanita’ ricomincera’ dall’uniome tra una bella principessa ed un giovane anarchico, perche’ bisogna essere ricchi per essere belli e poveri per essere anarchici.

Trasalgo da questo incubo in una notte come tante in riva al mio lago. Sara’ l’acqua piatta, senza onde, sara’ il profilo buio delle montagne che di notte infonde una sensazione di protezione, ma presto lo spavento lascia il posto al sorriso perche’ finalmente capisco cosa devo fare.
L’onda arriva, impariamo a surfare.

Nel 2013 buon surf a tutti

serie: GiorniNostri