sabato 26 gennaio 2013

Sono in California per lavoro, ho a disposizione un giorno per visitare qualche posto cosi’
decido di noleggiare una macchina.

Mi dirigo a piedi verso la più vicina agenzia di noleggio, la strada che devo percorrere ha due corsie per senso di marcia. Cammino veloce quando, nel verso di marcia contrario al mio, vedo arrivare a velocita’ sostenuta una macchina della polizia con sirene funzionanti. Si ferma davanti a me e mi chiede di alzare le braccia e di stare fermo. 

Vogliono vedere la mia carta d’identita’. Mi tartassano di domande: da dove vieni? cosa fai qui? da quanto?... alla fine capiscono che sono un bravo ragazzo, gli chiedo perché mi hanno controllato. Il poliziotto sorridente mi dice che in California non e’ previsto andare in giro a piedi, se ti capita e’ perche’ non sei in regola con la giustizia: sei un clandestino. Non sto a questionare, prendo le mie cose e vado. E penso che, in fondo, il poliziotto ha ragione: chi cammina e’ davvero pericoloso, e’ rivoluzionario.

Noleggiata la macchina, decido di prendere la strada per la montagna, salgo a Forrest Falls. Conifere altissime, in una valle stretta circondata da montagne alte e ricoperta di neve, la Svizzera. Non ci posso credere: fino a meno di un’ora fa ero nel deserto e adesso tocco la neve. Sotto le conifere, case di legno, non piu’ di 200. Decido di andare a mangiare nell’unico ristorante del paese “el mexicano” gestito da Glenn. Glenn e’ messicano, gentile, friendly e praticamente gestisce uno chalet di montagna che serve piatti messicani, insomma il deserto : (sta) alla neve = (come) il Messico : (sta) alle Alpi. Un controsenso, uno dei tanti, ma che risultano essere integrati in un sistema che sembra funzionare, in fondo percepisco che per quanto bizzarre ci siano delle proporzioni. Glenn mi chiede di diventare amici su facebook, vuole capire cosa stia succedendo in Italia. In Italia abbiamo perso il senso delle proporzioni.

Giro la macchina in direzione Laguna Beach. In 2 ore si puo’ toccare la neve e l’oceano,  Fantastico! C’e’ gente che con il pick-up il sabato mattina va a Bear Lake a sciare, ed il pomeriggio a Laguna Beach a fare surf. Stressatissimi questi americani!

Lungo la strada mi fermo a fare benzina. Staziono con la macchina sul lato sbagliato. Non mi riesce, ogni volta devo fare delle acrobazie per mettere la pompa dentro il serbatoio. Si avvicina un tipo che mi dice “How do you do?”. Perche’ non limitarsi ad un buongiorno, ciao, salute, etc …  tutti vogliono spare come sto, ma non credo che a nessuno interessi veramente, quindi metto alla prova il malcapitato. Gli rispondo “di merda, mia moglie mi ha lasciato oggi, la banca mi ha chiuso il conto ed ho perso il lavoro”. Il tipo alza gli occhi al cielo, aspetta qualche secondo e poi mi risponde, “mi spiace, ma li hai i soldi per pagare la benzina?”. Come dargli torto. Gli americani non vanno presi sul serio, intendo alla lettera, se ti chiedono come stai si aspettano che tu risponda “bene”, sui soldi pero’ non scherzano. Ne ho la conferma quando devo pagare, sono pieno di monetine, gli chiedo di tirare fuori la cifra. Mi guarda ancora più strano di quanto avesse fatto prima, e mi dice che questo non può’ farlo, i soldi sono i miei.

Sono finalmente seduto al tavolo di un locale a Laguna Beach gustandomi il tramonto. Si avvicina la classica biondona, praticamente tutto fuori, con grambiulino attillatissimo, e blocchetto per prendere le ordinazioni, masticando una cicca mi chiede: “What can I do for you?”, sara’ stato il minuto d’esitazione oppure le note di una canzone anni cinquanta sullo sfondo, ma nella testa si affollano pensieri confusi, cosi’ rispondo con un imbarazzante: “What do you mean?”, sorridendo mi guarda negli occhi e mi dice: “Honey, do you want something to drink?”, a questo punto i pensieri confusi si diradano e tutto diventa piu’ chiaro. Ho fatto una figura di merda!

Che differenza c’e tra forgot and forname? Sto facendo il check-out e l’impiegato dell’albergo mi chiede il mio nome, non capisco … ‘sti ammericani si mangiano tutto, anche le parole, capisco qualcosa e ‘forgot”, e’ notte e sono stanco, penso che mi stia chiedendo se ho dimenticato qualcosa, rispondo “Nothing”. Ora,  qualsiasi persona in Italia mi avrebbe richiesto il nome, non un americano: sulla ricevuta dell’albergo ha messo “Nothing Luraschi”. Perche’ stupirsi? Tutto e’ possibile in ammerica.