Quando nasci ti danno un nome e questo ha un valore affettivo per i tuoi genitori, ed uno amministrativo per lo Stato in cui vivi. Per te è un'etichetta che ti porti dietro senza doverci pensare troppo. Voglio dire se mi fossi chiamato Saverio o Mario poco sarebbe cambiato nella mia vita. A meno che ovviamente i miei genitori non avessero voluto giocare con il mio destino. Se per esempio mi avessero chiamato Fringuello io sarei stato condizionato dal mio nome (ho conosciuto un Fringuello, lui è uno di quelli che si può permettere un nome così).
Ma se vuoi capire chi sei, o meglio come gli altri ti vedono, devi guardare come il tuo nome viene storpiato.
Ho sempre creduto che l'antica saggezza indiana, intendo degli indiani d'America, avesse trovato un giusto modo per assegnare un nome ad una persona.
"Il grande spirito aveva una importanza fondamentale per gli indiani nativi e qualsiasi manifestazione della natura poteva incidere nella scelta del nome e del suo significato. Per esempio una particolare nuvola (rossa durante un temporale o tramonto) presente alla nascita del bambino poteva dare il significato di NUVOLA ROSSA. L'uomo medicina se aveva una visione, tramite l'uso di sostanze che alterano la mente e permettono di spingere la stessa ai limiti, poteva suggerire un nome per un indiano." (fonte http://indianiamerica.it/significato-nomi). È chiaro che alcune volte l'uomo medicina si faceva di cose pesanti come per esempio quando assegnò questi nomi maschili:
ADAHY: per la tribù degli algonchino significa "clolui che vive nel legno o negli alberi".
APONIVI: per gli Hopi "dove il vento soffia giù e divide".
CHOCHMO: Hopi "tumulo di fango".
DEMONTHIN: Ponca "parla come cammina"
HAWIOVI: Hopi "scendendo le scale"
LOKNI: Miwok "pioggia cadde attraverso il tetto"
MAZA BLASKA: Dakota "ferro da stiro"
APONIVI: per gli Hopi "dove il vento soffia giù e divide".
CHOCHMO: Hopi "tumulo di fango".
DEMONTHIN: Ponca "parla come cammina"
HAWIOVI: Hopi "scendendo le scale"
LOKNI: Miwok "pioggia cadde attraverso il tetto"
MAZA BLASKA: Dakota "ferro da stiro"
WAHANASSATTA: Cheyenne "colui che cammina con le dita dei piedi rivolte verso l'esterno"
E questi femminili
ALAMEDA: "boschetto di pioppo"
ALAQUA: "albero dolce della gomma"
KUWANLELENTA: Hopi "rende ambiente bellissimo"
KUWANYAMTIWA: Hopi "bel tasso oltre la collina"
KUWANYAUMA: Hopi "farfalla dalle belle ali"
LENMANA: Hopi "ragazza flauto"
LILUYE: Miwok "pollo falco cantano volando"
MAKKITOTOSIMEW: Algonchini "ha grandi seni"
METHOATASKE: Shawnee "tartaruga depone le uova"
MUNA: Hopi "primavera traboccante"
NITTAWOSEW: Algonchino "non è sterile"
ODAHINGUM: Cheyenne "increspatura di acqua"
POSALA: Miwok "addio ai fiori di primavera"
POWAQA: Hopi "strega"
SIHU: Hopi "fiore"
SULETU: Miwok "vola" (aggiunta per ovvi motivi)
URIKA: Omaha "utile a tutti"
A me ogni tanto mi chiamano Gianfranco. Alcune volte reagisco, chiedo di rispettare i desideri dei miei genitori, altre lascio correre. Recentemente però ho dovuto reagire. Ho ricevuto una email abbastanza importante dove il mittente mi chiamava più volte Giankula. Storpiature che fanno riflettere.
Chissà come mi avrebbero chiamato se fossi nato in una tribù indiana? Secondo me se fossi nato nella tribù degli Hopi mi avrebbero certamente chiamato AHOTE che vuol dire "colui che è irrequieto".