giovedì 26 gennaio 2017

 "Tra schiacciare la cacca per strada e finire in una cloaca fin sopra i capelli c'è una bella differenza. Sebbene entrambe siano situazioni di merda, la seconda fa più schifo". Così Fringuello riassume l'elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti.
Fringuello vive in Polonia da molti anni, "troppi" dice lui, è Abruzzese ed è venuto a Varsavia a causa di una donna. 
Chiedo a Fringuello se per caso lo devo chiamare in un altro modo, mi guarda dritto negli occhi e mi chiede: "Perché?", il messaggio mi è chiaro, lui si chiama Fringuello e ne è orgoglioso. 
Fringuello continua: "Detto questo, a me non spaventa tanto quello che Trump potrà fare, ma quello che la democrazia sta diventando. Sotto questo aspetto credo che abbia più responsabilità la Clinton di Trump" ci pensa, si gratta la barba ed aggiunge "come dire ... più responsabilità Renzi che Salvini o Grillo". 
Gli chiedo di spiegarmi meglio: "Un presidente degli Stati Uniti d'America è uno che si muove con le mani legate. Dietro la Clinton, come dietro a Trump, ci sono i centri di potere di sempre. Questo è purtroppo vero per chi sperava che Obama potesse portare un cambiamento, e sarà vero anche per chi teme che Trump potrà distruggere il mondo."
Ma Fringuello ci tiene a precisare che: "Trump è un personaggio viscido, impresentabile, dalle dubbie qualità politiche. Trump ha creato consenso intorno a se più per come dice le cose, che per il loro contenuto". Questo non ci sorprende in una società dove 10 tweets di sconosciuti hanno più valore di un articolo di un autorevole giornalista. "Adottando un linguaggio forte, rude e volgare si vincono le elezioni perché questo permette di essere considerati come estranei all'establishment". A prescindere dal fatto che poi chi ha supportato Trump sono le stesse organizzazioni (Goldman Sachs, Soros, ecc) che hanno supportato la Clinton. Fringuello si sta scaldando, con una mano arriccia la lunga barba nervosamente e continua: "In questo Grillo è maestro, e penso che a buon titolo sia il degno erede di ciò che Berlusconi ha portato in politica".
A me 'sta cosa che essere percepito come non facente parte dell'establishment possa permetta di vincere le elezioni sembra che in fondo sia sana. Una sorta di principio salvifico della democrazia, che riesce a rigenerarsi con nuovo sangue. Credo che questo sia il punto. Nuovo sangue. Chi decide di fare politica lo fa per due ragioni: o è troppo affascinato dai soldi, oppure dal potere, solo in pochi lo fanno per uno spirito di servizio. Entrambe queste passioni, soldi e potere, uccidono la democrazia, rendono i politici schiavi di chi ha interessi da difendere "Chi crede che cambiare sia necessario, in Europa come in America, deve guardare nelle periferie, non alle metropoli, fuori dal sistema".
L'errore che molte persone stanno facendo è etichettare in modo dispregiativo quello che viene definito come "populismo" o "nazionalismo". Questi sono e rimangono campanelli d'allarme, non certo la soluzione del problema, ma, per usare un'espressione di Fringuello, "la gente è stanca di vedere che prima debbano essere risolti i problemi delle banche e poi i loro". 
Fringuello ha una idea. La migliore riforma della legge elettorale in chiave democratica che abbia mai sentito. "I parlamentari dovrebbero essere sorteggiati, non eletti."