venerdì 16 novembre 2018

C'è un posto dove i prati verdi finiscono nell’oceano, ma non è la Scozia.
In questo posto il cielo cambia così in fretta che sembra quello d’Irlanda, ma non è l’Irlanda.
Le foreste sono così rigogliose che potrebbe essere in Amazzonia, ma non è il Brasile.
I paesini sono sperduti, semplici, sferzati dal vento, sembra il Portogallo che ho imparato ad amare.
Su queste isole fanno il té ma non è lo Sri Lanka, coltivano l'ananas ma non sono i Caraibi.
Le mucche pascolano felici nei prati ma con la Svizzera non c'entra molto.
Il latte appena munto viene trasportato in cisterne di latta su carri trainati da cavalli, ma non sono stato in questo posto il secolo scorso.
Viene prodotta energia elettrica da fonti geotermiche, e non è fantascienza.
Ci sono terme sparse ovunque dove l'acqua sgorga a 38 gradi. C’è un posto, in questo posto, dove l'acqua termale si mischia con l'oceano ed è come fare un bagno caldo nell’oceano.
Ci sono più sentieri che strade. Il vento in cima alla montagna più alta dell'isola era così forte che sembrava di poter volare.
La mattina mi fermavo a prendere il caffè nel bar sotto casa, freddo, spoglio ma con vista sull'oceano che riscalda l'anima. Fuori, nel posteggio, c'erano solo pick-up sporchi di letame, fango, paglia. Dentro il bar, appoggiati al bancone, vaccari che con i loro stivali si facevano un bel bicchiere di bianco per alleviare le fatiche della giornata.
In questo posto i prati, il cielo, le montagne, l'oceano … sono così forti che guariscono ogni pena.