mercoledì 8 gennaio 2020

Il servizio che abbiamo creato con il comandante Malga consiste in una flotta di aeroplani, segnale in codice “Osprey” (falco pescatore), che trasmettono video in tempo reale in diversi centri di coordinamento sparsi in Europa. In questi centri team di esperti analizzano le immagini, e quando viene identificata una emergenza o una attività illegale coordinano le operazioni d’intervento.
Abbiamo iniziato questo servizio da pochi giorni e ci sono già risultati operativi importanti. Sono a Malta per discutere con le autorità maltesi un loro coinvolgimento. Malta è uno Stato grande come una città. Malta è nel centro del Mediterraneo ma è riuscita a non farsi coinvolgere da questa epopea, o meglio meno di quanto sarebbe stato logico pensare vista la sua posizione. Malta è un covo di pirati, vive sospesa tra la modernità e le taverne dove un tempo si scambiavano galloni per merci preziose.
Al largo di Malta l'Osprey ha identificato una nave sospetta partita da La Valletta e diretta in Spagna, la si stava cercando da tempo, si è data appuntamento in mezzo al mare con un’altra nave che arriva dal Montenegro. Gli esperti del centro di coordinamento di Varsavia sospettano che si tratti di qualcosa di grosso. L'Osprey dall'alto registra la scena, in mezzo al mare le due navi si affiancano per trasbordare merci.
Sono in un pub con dei colleghi dopo l'incontro con le autorità maltesi, ricevo una telefonata nella quale vengo informato che un funzionario dello Stato maltese ha fatto richiesta di interrompere lo streaming video, perchè ritenuto inopportuno. A Malta la commistione tra politica e malaffare è stretta. Lo streaming continuerà e ad aspettare in Spagna la nave sospetta ci saranno le autorità spagnole. Il giorno dopo "El Mundo" riporterà la notizia che è stata identificata la più grande attività di contrabbando di tabacco della storia spagnola.
Non ho ancora finito di festeggiare per questo risultato che arriva un'altra chiamata. Sono in viaggio di ritorno a Varsavia e vengo informato che L'Osprey ha identificato una nave a vela sospetta che si sta dirigendo verso Siracusa. 33 persone di origine siriana sono entrate illegalmente in Italia ed intercettate dalla polizia. Sono stanchi, per giorni sono stati pigiati nella stiva della barca a vela. La barca una volta che ha scaricato il carico di uomini riparte alla volta della Turchia per fare un altro viaggio, l'Osprey la tiene d'occhio dall'alto come un falco, vengono fatte diverse foto ad alta definizione. Le foto vengono fatte vedere ai migranti che riconoscono i trafficanti. Così come nei migliori film d'azione la barca a vela viene raggiunta da una motovedetta della Guardia di Finanza italiana, i trafficanti ucraini arrestati, e la rete criminale smantellata.
La notte in cui sono successe questi eventi non ho dormito, sia perché l'aereo che ho preso per tornare a Varsavia fu dirottato a Danzica a causa di una tempesta, sia perché sono combattuto tra la contentezza d'aver contribuito a sgominare la banda di delinquenti ucraini e le parole di Bartolo.

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