domenica 19 aprile 2015

Aprile 2015

C'e un'Europa geografica e culturale, c'era un'Europa religiosa, qualcuno crede che ci sia un'Europa economica, ma non esiste un'Europa politica.
A rendere questa cosa chiara sono le cose che accadono ai confini. I confini ci aiutano a capire chi siamo. A segnare i confini dell'Europa c'è il mare. La stragrande maggioranza dei confini di noi europei, e io sono europeo, sono d'acqua.
Lampedusa è al confine, e forse lo ha superato. 

Quando ho una questione politica di natura geografica, quindi geopolitica, legata al mare, quindi di geopolitica marittima, vado a trovare il mio amico capitan Caiazzo. Il 3 ottobre 2013 una nave con a bordo dei migranti proveniente dalla Libia affonda al largo di Lampedusa, muoiono 366 persone. Con la sciagura di Lampedusa l'Italia da' inizio all'operazione Mare Nostrum. Ho chiesto al capitano d'aiutarmi a capire cosa è successo e cosa accadrà ai confini.

Ora il capitan Caiazzo non ha niente a che fare con l'altro mio capitano, quello dell'Arcadia, il mitico Harlock. Il capitan Caiazzo ha la pancetta, fuma come Corto Maltese, e beve come Corto Maltese. Forse con Corto Maltese ha qualcosa in comune ma non ho ancora capito cosa.
Ho conosciuto il capitan Caiazzo da Euriko, una tasca di Lisbona. Mi ha aiutato a capire quale potesse essere il ruolo geopolitico del Mediterraneo. Raccontato così sembra pesantissimo, ma lui ha saputo renderlo leggero come gli ettolitri di "vinho verde" che ci siamo bevuti nella sua tasca preferita (Il Mediterraneo ci salverà. Pensieri geopolitici del Capitan Caiazzo). Da Lisbona il capitano si è trasferito a Tangeri per lavoro, ed io questa Pasqua sono andato trovarlo.

Il Capitano è un tipo gentile, ma dice le cose per come sono, senza preoccuparsi di piacere a chi gli sta intorno, cosí mentre appoggia il bicchiere sul tavolo spara: "Sono 3.419 i migranti morti nel Mediterraneo nel 2014. 3.419 per te è un numero, per me, che ho conosciuto della persone sui barconi, sono volti!".

Nel frattempo ha finito di pulire il branzino, ricomincia a parlare: "Mare nostrum ha operato dal 18 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014, quando è stata sostituita da Triton. Nell’arco di un anno sono stati soccorsi in mare 156.362 migranti (in particolare siriani ed eritrei) in 439 operazioni di salvataggio. Il 99 per cento dei salvati è stato intercettato in alto mare".
Il capitano mi guarda, sorride e aggiunge, "tra gli scopi dell'operazione non c’era solo un intento umanitario: ve n’era anche uno militare, che si è concretizzato con la consegna alle forze dell’ordine di 366 scafisti e la cattura di nove navi-madre (i pescherecci che trainano i barconi carichi di migranti fin nel cuore del Mediterraneo in attesa dell’arrivo dei soccorsi).
Con l’introduzione di Triton la filosofia dell’intervento è radicalmente cambiata". Il capitano lo dice da uomo di mare, "Triton si limita a controllare le coste ed a pattugliare le acque territoriali. Viene meno il monitoraggio in alto mare, fin quasi davanti alle coste della Libia." Il capitano si ferma, prende fiato, si bagna la bocca e lapidario chiude "è questo non funziona! Con la chiusura di Mare Nostrum gli sbarchi non sono affatto diminuiti, anzi sono aumentati, e di molto. Basta un dato a smontare le accuse mosse dai teorici dell’equazione più soccorsi uguale più sbarchi. Nel novembre del 2013, in piena Mare Nostrum, sono arrivati in Italia 1.883 migranti. Nel novembre 2014, dopo la conclusione dell’operazione, sono stati registrati 9.134 arrivi".

Insomma, gli sbarchi continuano, ma in maniera più caotica e disordinata. Venendo meno una politica razionale d'intervento, possono anche apparire più invisibili (salvo che sulla stampa locale delle regioni meridionali, o in occasione dell’ennesimo naufragio). Ma in realtà stanno aumentando, ed il contesto geopolitico attuale non consente di prevedere la loro attenuazione.

Il capitano, prima d'iniziare un pensiero, celebra la trilogia della B (BBB): Bottiglia, Bicchiere e Bocca. La Bottiglia riempie il Bicchiere, e il Bicchiere la Bocca.
 
"Vedi," mi spiega "Mare Nostrum aveva segnato un mutamento radicale nell’impiego della marina militare nella gestione delle migrazioni. 
Rispetto al 1997, quando le fregate e le corvette furono impiegate in operazioni di inseguimento davanti alle coste albanesi (tanto da produrre, con lo speronamento della Sibilla, il naufragio della Katër i Radës, in cui morirono 81 persone), o rispetto al 2008-2009 (quando la marina si macchiò di gravi respingimenti in alto mare, consegnando i profughi alla polizia di Gheddafi), con Mare Nostrum si andava in alto mare.  
Piaccia o non piaccia, per tentare di governare il fenomeno bisogna andare molto al di là delle proprie acque territoriali, molto al di là delle 30 miglia di mare che circondano la Sicilia, la Calabria, la Puglia".

Quindi una breve sosta e Bottiglia, Bicchiere e Bocca (BBB)."Triton è un’arma spuntata. Messa lí per ridurre l'impegno, abbassare la guardia, spegnere i riflettori." Il capitano abbassa gli occhi ed aggiunge amaro: "almeno fino alla prossima strage".

Ancora BBB: "La politica ha il compito di unire, o dividere, i destini delle persone, di considerare un'altra persona amica, partner, pericolosa, nemica. Per capire quale è la politica di una nazione è sufficiente analizzare come si comporta ai confini".
Mentre sta per alzare un altro bicchiere il capitano si ferma, mi guarda e mi chiede se conosco la politica dell'Europa in fatto d'immigrazione. Sarà l'alcol, saranno le ore piccole ma confesso che sono un po' confuso. Il capitano ride, mi guarda, e conclude: "non ti preoccupare, sei in buona compagnia, sei in Europa".