sabato 25 luglio 2015

Siamo venuti per vedere il tramonto sul lago Taungthaman ad Amarapure quando inizia a piovere. Dato che è una pioggia ancora accettabile c'incamminiamo sul meraviglioso ponte di teak di 200 anni (U-Bein) che collega le due sponde del lago.

Ogni 300 mentri c'è una tettoia dove poter trovare riparo, così andiamo il più lontano possibile. Siamo ormai lontani dalla riva quando il temporale improvvisamente cambia d'intensità, quindi ci rifugiamo sotto la tettoia più vicina.
Insieme a noi pochi altri, 3 ragazzi birmani, una coppia d'europei, e un monaco buddista. La coppia europea sta sulle sue, sono francesi, i ragazzi birmani si mettono a giocare con il cellulare, Chiara fotografa, Giacomo e Giovanni studiano un topolino, Viola osserva, e così il monaco ed io attacchiamo bottone.
I monaci sono eleganti nella loro tunica color argilla ed U ott ta ma è un monaco elegante, a me ricorda un pò Gandhi.
Nell'oretta che rimaniamo al riparo dal monsone U ott ta ma mi racconta la sua storia che infondo è una storia comune qui in Myanmar.
U ott ta ma prima di diventare monaco vendeva auto, ma soprattutto collaborava ad un giornale e scriveva contro la dittatura. Per le sue idee U ott ta ma ha fatto 5 anni di carcere, dal 2000 al 2005. Gli chiedo come è stato. Mi guarda diritto negli occhi e in modo sicuro ma pacifico mi dice "duro", a me non viene da indagare oltre sull'argomento.
Mi racconta che in quegli anni ha perso la moglie, nel senso che è morta, e che ha tre figli come me, ma un maschio e due femmine.
U ott ta ma mi racconta la storia del Myanmar, di Aung San, eroe nazionale, padre di Aung San Suu Kyi anch'essa eroina nazionale, appesa sui muri di molte casa ed esercizi commerciali. Mi racconta della rivoluzione degli studenti del 1988 finita in sangue, del ruolo dei monaci per tutelare i diritti umani dei birmani durante la dittatura, e delle attese per le prossime elezioni forse le prime democratiche.
U ott ta ma ha 63 anni ed è monaco da 10, insegna meditazione nella scuola buddista della paya vicino al lago.
Ogni sera al tramonto cammina fino al lago e lo attraversa sul ponte, lui dice che fa bene attraversare il lago, io so che i laghi fanno bene.
Ho appena finito di leggere "liberi dalla paura" di Aung San Suu Kyi, e quasi magicamente questo tema, quello del liberarsi dalle paure, ritorna.
Uott ta ma mi dice che lui dopo il carcere ha iniziato un percorso per liberarsi dalle paure, paure che nascono per tante ragioni, potere, fama, soldi, attaccamento alle cose, ecc... adesso lui si sente un uomo libero, felice.
Tornando verso la riva incontriamo dei ragazzi inglesi che abbiamo visto in alcune occasioni durante questo viaggio. Ci chiedono se vale la pena andare dall'altra parte, attraversare il lago sul ponte. Guardo il cielo, ha smesso di piovere, e paradossalmente gli dico di no.