mercoledì 3 febbraio 2016

La lenta transizione si è conclusa, i giovani sono cambiati, gli anni delle grandi utopie sono finiti, adesso è il tempo di una generazione cinica.
E comunque non so se per questo sarà peggiore.

A noi genitori, ad aiutarci a capire chi sono i giovani d'oggi c'è cosa gli piace. Tra le cose che vanno per la maggiore di questi tempi c'è "Hunger Games".
É importante che un genitore ci faccia un giro, intendo legga i libri o veda i film.
La figura del ribelle è quella di una ragazza, Katness Everdeen, che per caso si trova a dover guidare gli oppressi (i Districs) contro gli oppressori (la Capital). Costretta ad un gioco crudele in una arena dove uno solo può sopravvivere, Katness si ribella. I vestiti che s'indossano, come ci si mette, rivestono un'importanza esplicita e fondamentale per i protagonisti del film. Tra i migliori mentori di Katness ci sono la sarta e lo stilista. La comunicazione è parte del messaggio politico, sovrasta il contenuto, nello specifico di questa saga lo sostituisce, anche questo e' una caratteristica del tempo che stiamo vivendo. Sia gli oppressi che gli oppressori fanno un uso studiato dei mezzi di comunicazione. Entrambi usano questa ragazza per creare l'immagine necessaria per sollevare, o reprimere, la rivoluzione.  Il risultato é la storia che si ripete: destabilizzare l'autoritario potere della Capital, per sostituirlo con un nuovo potere autoritario, quello dei ribelli. Avete presente un po' come sono state le rivoluzioni degli anni '70. Tipo Fidel Castro e Che Guevara. Ecco la nuova generazione sa come queste cose sono realmente andate, quindi illudersi non vale la pena.
Sinceramente è proprio di questo che in fondo ho paura. Credo infatti che quando si è giovani, sognare di poter cambiare il mondo faccia proprio bene, sia sano. A dire il vero credo che faccia bene anche quando si è adulti. Per tanto sarebbe bene bilanciare questo messaggio con qualcosa di più utopico. A tal riguardo chi ha un buon film da vedere in famiglia da consigliare è ben venuto. Comunque a giudicare da come i giovani idealisti degli anni '60 e '70 si sono convertiti a favore di un cinico pragmatismo, dove soldi e potere hanno preso il sopravvento sugli ideali, forse invertire gli addendi ci aiuterà ad avere delle persone mature capaci di sognare. Mah! Stiamo a vedere.