Se ti chiedessero dove vuoi spendere i prossimi 5 anni della tua vita a Lisbona o Varsavia, tu cosa sceglieresti?
Ok anch'io! Banale! Facciamo una domanda più articolata.
Se avessi già vissuto per 5 anni a Lisbona, e ti chiedessero, vuoi stare per i prossimi 20 anni a Lisbona oppure andare a Varsavia per i prossimi 5, tu cosa faresti?
Siamo in macchina, io Viola ed una sua amica, Maiya.
Il tema cado di questi tempi è Varsavia si, Varsavia no.
Chiedo a Maiya una buona ragione per non andare a Varsavia. Maiya in modo ineccepibile elenca eccellenti ragioni per stare a Lisbona: il clima, le brevi ore di luce d'inverno, ... riesce perfino a argomentare che per degli italiani il cibo è fondamentale, e sicuramente il Portogallo offre migliori affinità culinarie con l'Italia della Polonia.
Viola ascolta in silenzio, a me interessa una sua opinione. Quindi le chiedo esplicitamente cosa farebbe. Lei con naturalezza mi dice che andrebbe.
Maiya trattiene a fatica le lacrime e le chiede come può essere così fredda, cattiva nei confronti delle sue amiche.
Viola la guarda e con calma le dice che non deve prenderla sul personale, ovviamente le mancherà molto, le mancheranno tutte le sue amiche, ma cambiare, andare a vivere in un posto nuovo è un'ottima opportunità per crescere, per mettersi alla prova e conoscersi meglio.
In questa risposta vedo tutti i km consumati in Marocco, Asia, Europa, ...
Ma, in fondo, a me questa risposta uccide. Voglio dire mi torna, mi piace, perfino m'inorgoglisce, ma mi spaventa.
Ci ho pensato per un paio di giorni al perché la cosa non mi sta lasciando tranquillo, ed alla fine ho capito.
L'ho capito su un treno, sul treno che percorre il lato di costa tra Lisbona e Cascais. Sono seduto e guardo l'oceano che scorre impietoso di fianco a me, ed intanto ascolto musica, generalmente lascio al caso scegliere la canzone. Così inaspettatamente il dannato cellulare seleziona Lindenbergh di Fossati, e le mie preoccupazioni prendono consistenza
"...
difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo
e non trovarci niente
... ".
Ok anch'io! Banale! Facciamo una domanda più articolata.
Se avessi già vissuto per 5 anni a Lisbona, e ti chiedessero, vuoi stare per i prossimi 20 anni a Lisbona oppure andare a Varsavia per i prossimi 5, tu cosa faresti?
Siamo in macchina, io Viola ed una sua amica, Maiya.
Il tema cado di questi tempi è Varsavia si, Varsavia no.
Chiedo a Maiya una buona ragione per non andare a Varsavia. Maiya in modo ineccepibile elenca eccellenti ragioni per stare a Lisbona: il clima, le brevi ore di luce d'inverno, ... riesce perfino a argomentare che per degli italiani il cibo è fondamentale, e sicuramente il Portogallo offre migliori affinità culinarie con l'Italia della Polonia.
Viola ascolta in silenzio, a me interessa una sua opinione. Quindi le chiedo esplicitamente cosa farebbe. Lei con naturalezza mi dice che andrebbe.
Maiya trattiene a fatica le lacrime e le chiede come può essere così fredda, cattiva nei confronti delle sue amiche.
Viola la guarda e con calma le dice che non deve prenderla sul personale, ovviamente le mancherà molto, le mancheranno tutte le sue amiche, ma cambiare, andare a vivere in un posto nuovo è un'ottima opportunità per crescere, per mettersi alla prova e conoscersi meglio.
In questa risposta vedo tutti i km consumati in Marocco, Asia, Europa, ...
Ma, in fondo, a me questa risposta uccide. Voglio dire mi torna, mi piace, perfino m'inorgoglisce, ma mi spaventa.
Ci ho pensato per un paio di giorni al perché la cosa non mi sta lasciando tranquillo, ed alla fine ho capito.
L'ho capito su un treno, sul treno che percorre il lato di costa tra Lisbona e Cascais. Sono seduto e guardo l'oceano che scorre impietoso di fianco a me, ed intanto ascolto musica, generalmente lascio al caso scegliere la canzone. Così inaspettatamente il dannato cellulare seleziona Lindenbergh di Fossati, e le mie preoccupazioni prendono consistenza
"...
difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo
e non trovarci niente
... ".