mercoledì 8 giugno 2016

Un paio di amici dopo aver letto quello che ho scritto su Harambe mi hanno inviato un commento che non mi lascia tranquillo.
In pratica mi chiedono come sia possibile che nonostante la mia sbandierata sensibilità nei confronti degli animali non sia ancora vegetariano.
In tutta onestà, piuttosto che diventare vegetariano, sto prendendo seriamente in considerazione di darmi al cannibalismo.

Mi spiego meglio.
Fatto salvo che non sono vegetariano perché troppo debole per riuscire a vietarmi consapevolmente un piacere, mangiare carne, riconosco al vegetarianesimo non solo di essere una pratica sana, ma anche la capacità di cambiare il corso della storia in modo nonviolento (cosa che mi sta a cuore). Se tutti diventassimo vegetariani, o meglio vegani, ci sarebbe un consumo molto più equilibrato delle risorse del pianeta in cui viviamo.
Ma quello che per me conta nella vicenda di Harambe è un diverso senso di appartenenza che sto maturando. Va al di là della specie a cui apparteniamo dal punto di vista biologico. Io vorrei appartenere ad una specie capace di manifestare apertamente i propri sentimenti. In questo senso tutti gli altri animali sono generalmente più puri, e quindi più evoluti di noi umani.
Per me Harambe è stato questo, un esempio, per questo mi sono commosso per come è stato ucciso.
Se ora, in modo coerente, io smettessi di nutrirmi degli altri animali, ma non volessi rinunciare a mangiare la carne, potrei semplicemente iniziare a mangiare gli umani, ad iniziare da quelli stupidi.
Questa è una categoria di persone per la quale non è certo difficile trovare esemplari da abbattere, ed in base all'età, ed al tipo di stalla mentale nella quale sono cresciuti, definire se meglio grigliare o stufare. Uno come Sgarbi, per esempio, che da 20 anni va in televisione a gridare e sbraitare contro tutto e tutti come un ossesso, è un esplare che oltre ad aver stufato sarebbe da stufare, mentre una come la Bellucci io la griglierei volentieri.
Senza considerare infine che applicando la sana pratica del cannibalismo e nutrendomi di stupidini, potrei addirittura accellelare il cambiamento nonviolento che potenzialmente il vegetarianesimo dovrebbe portare.
Quindi caro amico sei avvisato. Alla prima stupidata che dici io metto su la pentola.