mercoledì 5 aprile 2017

 C'è un filo sottilissimo che lega me, la Polonia e l'Iran. 
Per un appassionato di quel giornalismo fatto di appuntamenti con la storia c'è un mito. Il reporter che più di tutti ha saputo incarnare il giornalismo di frontiera, l'antropologo, il geografo, lo storico, il poeta, il viaggiatore, e il fotografo tutto insieme: Ryszard Kapuściński. Kapuściński fu un reporter polacco che nel 1979 venne in Iran per documentare la rivoluzione iraniana e scrisse un capolavoro, Shah of Shahs, senz'altro uno dei miei libri preferiti (per altro consigliatomi da Samy, un amico di origini iraniane, forse persiane).
Sono stato in pellegrinaggio nella mia Varsavia nel luogo dove lui spendeva i suoi pomeriggi quando si preparava con mappe e libri per i reportage. 
Quindi al di là del fascino che questo posto esercita di suo, avevo un motivo in più per venire in Iran, Kapuściński. 
Oggi, primo giorno a Tehran, siamo stati in giro per questa città e abbiamo avuto modo di fare una lunga chiacchierata con un anziano scenografo che venne a studiare a Bologna per 17 anni negli anni 70'. Con un venditore di acqua appassionato di calcio e Roberto Baggio, che si ricordava per filo e per segno la finale del 1994, quando l'Italia perse ai rigori con il Brasile. Bella gente. 
Ora ci ritroviamo nella sterminata, caotica, polverosa  stazione dei bus per prenderne uno in direzione Kashan, ed in 5 minuti siamo stati imbarcati su una corriera posti VIP, altro che efficienza teutonica. Ed intanto il viaggio inizia ad assumere il suo corso, il suo senso. 
Viola ha voluto sapere come funziona una repubblica islamica, è rimasta colpita per il velo e lo scompartimento dedicato alle donne nella metropolitana. Giacomo mi ha aiutato a negoziare il cambio di euro al mercato nero, e l'ho visto ridere quando sul metro ha realizzato che "mind the gap" era tradotto in farsi in una spatafiata lunghissima. Invece Giovanni è stato affascinato dai rituali nella moschea Khomeini, per mia sorpresa siamo potuti entrare e metterci a pregare insieme ai fedeli.