mercoledì 3 dicembre 2014

Novembre 2014
Eravamo io, Paco Pena, Fidel, Luke Skywalker ... praticamente siamo come sempre noi 5, con 5 giorni di ferie. É fine ottobre, fa ancora caldo, abbiamo voglia di bagni. Dopo una breve consultazione questa volta la meta e´ baixo Alentejo ed Algarve.
Se come vesti e cosa mangi descrive chi sei, questi alentejani sono strani, strani forti. Vivono aggrappati, e nello stesso tempo proiettati, verso la terra che abitano. 
Mi dicono che qualcuno, in questo momento non mi ricordo il nome, ha provato a copiare il titolo di questo racconto spacciandolo per un capolavoro letterario, diffidate, questo è il racconto originale.

È fine ottobre ed a Beja ci sono 30 gradi. Beja è a sud dell'Alentejo, una regione dalle forti tradizioni, una regione rurale. Beja alle 13.00 è deserta. Case basse, bianche, piatte, finestre blu. Tipiche portoghesi. Scena da far west, siamo in giro solo noi, non male per una città di 30 mila abitanti. Attraversiamo il centro e nelle orecchie sento la musica de "il buono, il brutto e il cattivo" (https://www.youtube.com/watch?v=Ux0vyv7dEGk). All'improvviso, tutto d'un tratto, sulle panchine li vedo, mi avvicino, coppola alla portoghese, gilet, pantaloni pesanti. Si accorgono di me, e fingendo di far finta di niente mi dirigono gli sguardi, li dirigono verso lo straniero, l'intruso. Ad ogni passo la tensione sale, loro preoccupati di dover rispondere allo straniero, io di farmi capire. Ormai sono vicino, non mi posso più tirare indietro. Il primo che inizia vince, imposta la discussione. Sono gli abitanti dei giardini pubblici di tutto il mondo, gli anziani. Quello piu´ prossimo a me si gira, così tutto d'un fiato, con il mio portoghese fresco di B2, chiedo dove posso andare a mangiare i "pastéis de toucinho", una sorta di dolce di mandorle impregnato con lardo di maiale. Ripeto un dolce di mandorle impregnato con lardo di maiale,  capisci perché sono strani forti questi alentejani. Alla mia domanda, in portoghese B2, loro si guardano, si consultano in portoghese Z1 e praticamente in coro dicono "ehhhhh!". Il portoghese B2 va a farsi benedire ed insieme a lui va anche il mio desiderio di mangiare pastéis de toucinho, comunque rimedio un consiglio su dove poter trovare qualcosa di aperto per mangiare.
Per il menu in Portogallo non c'è problema, nel senso che non puoi sbagliare: sopa do dia (caldo verde o legumes), poi grigliata di carne o di pesce.  Decido di far contenta Viola, ordino praticamente una fiorentina. Da li in poi tutte le volte che ho pensato a questa occasione un'eccessiva salivazione si è formata in bocca.
A me l'Alentejo piace, attraversiamo chilometri di terra brulla, deserta, argillosa, dura, difficile. Una terra che finisce sulle scogliere della costa altantica dove sferza sempre il vento, e dall´alto puoi annusare l´oceano. Tornando verso Lisbona ci fermeremo a dormire sulla costa in una pensione con vista ¨oceanomare¨, e´ bello addormentarsi con il rumore del vento nelle orecchie. 
Da un posto cosi´ non puo´ che venire qualcosa di buono, sono le comodita´ che ci spengono. In un mondo urbanizzato, dove le città attirano milioni di persone, questo mondo rappresenta sicuramente il passato, ma più lo conosco, non so perché, più mi sembra che in qualche misura possa rappresentare anche il futuro.
Un futuro che per la stessa ragione e´ rappresentato da tre posti apparentemente diversi, ma intimamente legati: un alpeggio, magari in val Codera, una medina, magari a Tangeri, una scogliera, magari in baixo Alentejo.