lunedì 17 agosto 2015

I due giorni sono passati e il computer non è arrivato.
Incontro il vicino sul balcone, lui sul suo, io sul mio, ed in mezzo il tetto. Il vicino è vestito con il suo solito look, pantaloncini, dorso nudo, strafatto. Io guardo il tetto, segno il territorio.
Appena mi vede si preoccupa d'informarmi che nessuno dei suoi amici ha visto il computer. Ci credo, infatti avrebbe dovuto semplicemente guardare sotto il letto. Lascio perdere che e' meglio ed entro in casa, è arrivato il momento di passare alla fase due della strategia "ma che facimme", chiamo il capitano per organizzare il lavoro. Con mia sopresa il capitano ha cambiato opinione vuole passare oltre, direttamente alla fase tre.
Il capitano è un tipo generoso e buono, ma c'è una cosa che lo fa arrabbiare, la mancanza di riconoscenza. Mi chiede se ho aiutato la nonna a portare la spesa in casa qualche volta, certo che l'ho fatto, non solo, le abbiamo prestato anche dei soldi. Ecco questo basta per farlo andare su tutte le furie e dice che "sto piezz e' merd' non può rubare ad un vicino soprattutto dopo avergli chiesto aiuto, questo non si fa!".
Quindi dice che al nastro adesivo, quello resistente, penserà lui, perche' deve essere certo che tiene, alla sedia con i bracioli invece ci devo pensare io, e dovrei anche recuperare dei maiali, dice lui, sai "solo in caso faccia troppa fatica a capire".
A me così sembra troppo, maiali?! nastro adesivo?! In fondo era solo un computer. "E no!" dice lui "non è solo un computer!". "Ci sono le leggi, quelle dei giudici, ecco quelle servono per una serena convivenza, puoi o no rispettarle, se non le rispetti finisci in carcere. Poi ci sono le leggi di vita, quelle non le trovi scritte da nessuna parte. A scuola le impari all'intervallo, a casa le impari in strada, ecco quelle è meglio rispettarle sempre, altrimenti è grave ... " s'interrompe e conclude "... molto piu grave!". Per il capitano tra le leggi di vita c'è la riconoscenza. Comunque dice di non preoccuparmi per i maiali, generalmente dopo il mignolo uno capisce. E se non capisce prima dei maiali c'è il tronchesino. Il tronchesino, mi spiega, si usa prima su un paio di dita del piede, e se non funziona su pollice ed indice della mano. "In fondo, dal punto di vista dell'evoluzione della specie umana ha fatto differenza quando l'uomo è riuscito a contrapporre il pollice all'indice, da animale è diventato uomo appunto, quindi noi dobbiamo riportarlo allo stadio in cui è". Mi stupisco a chiedere una cosa che non ha senso, "come facciamo per il sangue?", mi dice che per riciccatrizzare ci pensa lui con l'accendino.
Per me e' troppo, io non sono mai riuscito a vedere Pulp Fiction, figuriamoci se posso immaginare una situazione di questo genere. Per la fase tre non mi sento pronto, dopo un lungo tira e molla ci accordiamo per passare alla fase due, ma lui non ne vuole saperne della fase due, mi racconta i dettagli e mi dice di chiamarlo quando sono pronto per la fase tre.
Tra me ed il capitano la differenza salta subito agli occhi, lui e' stato tanto in strada.
Per la fase due vado a sentire João.

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