Piazza Krasinskich è sotto casa. Piazza Krasinskich è dove Trump ha tenuto il suo discorso pubblico a Varsavia. Secondo me a prescindere da quello che Trump possa aver detto o fatto il vero problema e' la sua cravatta.
Ovviamente
sono orgoglioso di vivere in una parte di mondo dove le persone possono
esprimere liberamente il proprio pensiero, anche quando questo è
diverso dal mio. La libertà d'espressione è una delle ragioni per cui
non potrei vivere in nessun altro continente, sono profondamente
europeo.
Da italiano, comunque, le cravatte che indossa Trump mi danno fastidio, mi distraggono.
Da italiano, comunque, le cravatte che indossa Trump mi danno fastidio, mi distraggono.
La libertà d'espressione ha un corollario. Senza questo corollario si
chiama propaganda. È la libertà di contestare, protestare. Sulla
dialettica i greci hanno costruito le basi della società nella quale
viviamo. Sulla propaganda i russi hanno invece costruito, e tutt'ora
gestiscono, la società nella quale un'altra Europa vive.
E' come se Trump indossasse la cravatta per attirare l'attenzione su di essa, far pensare alla cravatta e non dare peso a quello che dice.
La
vera sconfitta di questa visita di Trump a Varsavia va oltre quello che
lui possa aver detto, la sconfitta è il modo in cui il suo entourage e
le autorità polacche hanno costruito questo appuntamento. Il
governo polacco ha invitato Trump assicurandogli che avrebbe portato in
piazza solo suoi fanatici sostenitori, nessun contestatore. Grandi pullman sono stati
organizzati dalle periferie, dove ogni parlamentare del partito al governo ha
dovuto organizzare viaggi per portare in piazza Krasinskich persone che
inneggiassero Trump. Era
l'accordo perché il presidente degli Stati Uniti accettasse
l'invito. Per alcuni giorni abbiamo vissuto in una città blindata,
imbavagliata.
Insomma, coscientemente oppure no, tu guardi la cravatta e lui puo' parlare della riforma della guistizia, della prossima guerra, ma quello che conta e' che alla fine del discorso il tuo vicino applaude e tu fai lo stesso senza aver capito la ragione.
L'attuale governo polacco lo scorso anno adottò misure
contro la libertà di stampa. Approvò una legge che sottopone i media
pubblici al controllo del partito conservatore al potere. Una decisione
che costrinse la Commissione europea a mettere la Polonia sotto
osservazione.
La
Polonia, così come l'Ungheria, la Repubblica Ceca, e la Solvacchia (il gruppo di Visegrad) dovrebbero una volta per tutte scegliere da quale
parte d'Europa stare, dalla parte della libertà d'espressione o dalla
parte della propaganda.
Alla
luce di questi fatti sembra che purtroppo la rivoluzione che Solidarnoc
iniziò negli anni ottanta abbia avuto come solo effetto quello di
sostituire al governo del Paese governanti stranieri, i russi, con
quelli autoctoni, comunque continuando ad adottare la politica
dell'altra Europa, quella della cravatta rossa. I confini dell'Europa nella quale io vorrei vivere sono quelli in cui è possible contestare liberamente chi la pensa diversamente da chi è al governo.
In pratica gli Stati dell'est Europa dovrebbero decidere quale cravatta indossare, se una cravatta rossa oppure una blu con le stelle. Se rossa e' un altro stile quindi fuori dall'EU grazie.