lunedì 19 febbraio 2018

Comunque vadano queste elezioni, sono tranquillo, quindi molto preoccupato.

Mentre i candidati dei 98, dico 98, partiti che si sono presentati alle elezioni 2018 si affannano a twittare i loro proto-programmi, le cose che contano, quelle che avranno un impatto sul futuro nostro e dei nostri figli, si decidono da un'altra parte.

Lo ha detto senza peli sulla lingua il ministro francese delle finanze Bruno Le Maire in una intervista su Politico.eu (
https://www.politico.eu/article/its-june-or-nothing-for-eurozone-reform-bruno-le-maire/). Germania (Merkel) e Francia (Macron) si stanno incontrando da tempo per definire come riformare l'Europa. Quando avranno deciso consulteranno prima Italia e Spagna, in modo che dicano di si, e poi gli altri Paesi dell'Unione Europea in modo da capire chi farà parte dell'Europa di serie A e di serie B. Nella sostanza i temi all'ordine del giorno sono: rafforzare l'euro, politiche fiscali omogenee, una comune politica estera, ed una gestione integrata della difesa.

Chiaramente l'Italia farà la sua parte nella commedia. Quando la riforma verrà presentata al futuro presidente del consiglio italiano, quello nominato dopo le elezioni di marzo, il neo presidente punterà i piedi facendo proclami per cambiare alcune cose. La maggior parte delle cose che vorrà cambiare saranno marginali, ma vendute a noi italiani come importanti. Le richieste verranno prima osteggiate e poi accolte da Germania e Francia, così salveremo la faccia, il "cruciale" ruolo dell'Italia in Europa sarà preservato.

Dato il livello mediocre dei nostri politici è forse meglio così, è meglio che Francia e Germania si occupino del futuro dei nostri figli. Speriamo di finire tutti sotto l'ombrello Europa. 

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