Comunque vadano queste elezioni, sono tranquillo, quindi molto preoccupato.
In queste elezioni stiamo assistendo ad una campagna elettorale di bassa qualità. Vaghe proposte dal sapore di proclami che arrivano alla pancia della gente. Quello che in altri termini è definito come populismo
Ho fatto un esercizio. Ho confrontato i programmi dei tre schieramenti che stando ai sondaggi dovrebbero ricevere la maggior parte dei voti, risultato: si assomigliano. Praticamente promettono più soldi, meno tasse e maggiore protezione, cambiano solo i destinatari delle promesse.
La democrazia ha trasformato i diritti in privilegi, ed i doveri sono spariti.
Ma ciò che rende ridicolo, se non diabolica questa campagna elettorale e' che le proposte assomigliano a quelli delle scorse elezioni, e alle elezioni precedenti alle scorse. Sono 20 e forse più anni che vengono promesse le stesse cose.
Ho sempre pensato che l'Italia fosse un paese di statisti a cui piace essere governati da imbecilli. Dopo aver realizzato che un politico in italia deve riuscire a proporre sempre le stesse cose vendendole come nuove, sono arrivato alla conclusione che l'Italia è un paese di imbecilli governato da statisti. A offrirmi una nuova prospettiva all'enigma imbecilli e/o statisti ci ha pensato João, un amico portoghese, che esplorando le possibili combinazioni mi ha chiesto se avevo considerato le opzioni: siamo un paese di tutti statisti, o di tutti imbecilli.
Che ci piaccia oppure no chi ci rappresenta è lo specchio della nostra società, e siccome anche Razzi è in parlamento sarei più propenso a credere alla seconda ipotesi, siamo un paese di imbecilli e basta.
elezioni2018: http://breva-tivano.blogspot.pt/search/label/elezioni2018
In queste elezioni stiamo assistendo ad una campagna elettorale di bassa qualità. Vaghe proposte dal sapore di proclami che arrivano alla pancia della gente. Quello che in altri termini è definito come populismo
Ho fatto un esercizio. Ho confrontato i programmi dei tre schieramenti che stando ai sondaggi dovrebbero ricevere la maggior parte dei voti, risultato: si assomigliano. Praticamente promettono più soldi, meno tasse e maggiore protezione, cambiano solo i destinatari delle promesse.
La democrazia ha trasformato i diritti in privilegi, ed i doveri sono spariti.
Ma ciò che rende ridicolo, se non diabolica questa campagna elettorale e' che le proposte assomigliano a quelli delle scorse elezioni, e alle elezioni precedenti alle scorse. Sono 20 e forse più anni che vengono promesse le stesse cose.
Ho sempre pensato che l'Italia fosse un paese di statisti a cui piace essere governati da imbecilli. Dopo aver realizzato che un politico in italia deve riuscire a proporre sempre le stesse cose vendendole come nuove, sono arrivato alla conclusione che l'Italia è un paese di imbecilli governato da statisti. A offrirmi una nuova prospettiva all'enigma imbecilli e/o statisti ci ha pensato João, un amico portoghese, che esplorando le possibili combinazioni mi ha chiesto se avevo considerato le opzioni: siamo un paese di tutti statisti, o di tutti imbecilli.
Che ci piaccia oppure no chi ci rappresenta è lo specchio della nostra società, e siccome anche Razzi è in parlamento sarei più propenso a credere alla seconda ipotesi, siamo un paese di imbecilli e basta.
elezioni2018: http://breva-tivano.blogspot.pt/search/label/elezioni2018