A queste elezioni ho deciso cosa
voterò.
Con 98 partiti che si presentano alle elezioni non votare è come andare ad un ricco banchetto e non mangiare niente, perché non c'è niente che ci piace. Spocchioso!
Arrivati al banchetto sui
tavoli ci sono le pietanze, innanzitutto occorre decidere dove non fare la fila. Da una rapida
occhiata si capisce subito quali sono le pietanze che non ci piacciono, quali tavoli evitare. Ho
letto i programmi elettorali e ho deciso quali scartare.
Per scegliare a quale tavolo del banchetto fare la fila ho un approccio. Sono allergico alle file lunghe, prediligo quelle corte. Non troppo corte, quelle troppo corte sono sospette, il cibo non è buono.
Sulle priorità ho le idee chiare. Purtroppo non c’è un programma elettorale che mi soddisfi completamente, ma ci sono dei programmi che approssimano quello che vorrei. Arrivati davanti al cameriere che serve il sushi possiamo chiudere gli occhi se al posto del riso comune e' stato usato riso canaroli.
Sulle priorità ho le idee chiare. Purtroppo non c’è un programma elettorale che mi soddisfi completamente, ma ci sono dei programmi che approssimano quello che vorrei. Arrivati davanti al cameriere che serve il sushi possiamo chiudere gli occhi se al posto del riso comune e' stato usato riso canaroli.
Per scegliere cosa mettere nel piatto, a queste elezioni darò rilevanza
alla storia dei leader dei partiti. In pratica e' come informarsi con quali ingredienti sono state fatte le cose che ho scelto di mangiare. Ho
studiato la loro storia. La storia di una
persona dice molto su cosa farà, e come lo farà una volta eletto. Ho letto da quali
famiglie provengono, cosa hanno studiato, che lavori hanno fatto prima di
entrare in politica, quali sono state le loro esperienze formative più
importanti, le loro presenze in parlamento, le leggi che hanno
proposto.
Alla fine è rimasta una persona sola. Un po' poco per un ricco banchetto. A me sembra che la politica
debba ripartire da qui. Dal saper proporre persone serie, con una esperienza
importante. Chissà che così al prossimo banchetto potrò mangiare un po’ di più.